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Proposizione 43

L’annuncio del Kerigma, la buona notizia della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo, deve arrivare a tutti gli uomini di buona volontà. Persone non battezzate domandano di diventare cristiani; anche a chi non crede deve giungere l’annuncio del Vangelo di Gesù prospettando itinerari di catechesi specifici. Nell’annunciare pensiamo alla gente che proviene da altri Paesi, culture e differenti esperienze religiose, venuta tra noi per il bisogno di lavoro in flussi migratori che mescolano popoli e religioni. Anche per loro si devono prospettare itinerari di catechesi specifici. Nel contesto della nuova evangelizzazione non si può escludere un’attenzione particolare ai detenuti ed alle loro famiglie, soprattutto ai figli. In collaborazione col cappellano, mandato dalla comunità, si formino gruppi di volontariato che operino all’interno degli Istituti di pena ma anche all’esterno, istituendo momenti di catechesi con giornate di preghiera rivolte ai condannati e non, in attesa di giudizio, colpevoli ed innocenti.