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Proposizione 76

Il tempo della formazione che precede l’ordinazione presbiterale è fondamentale per dare alla nostra Chiesa sacerdoti con una solida maturità umano-spirituale, capaci di relazioni serene ed autentiche, preparati a leggere i segni dei tempi e ad affrontare le problematiche presenti nel territorio della Piana. Per tutti i candidati al sacerdozio è di fondamentale importanza il discernimento iniziale condotto con oculatezza e rigore. Il periodo propedeutico, che va da un minimo di un anno a un massimo di due, ha la finalità di aiutare il giovane a conquistare una maggiore e più oggettiva conoscenza di sé e delle proprie motivazioni e ad approfondire il suo cammino di discernimento. In questa fase i candidati dovranno ricevere una proposta formativa mirante a sviluppare l’aspetto comunionale con il proprio Vescovo e con il presbiterio diocesano. Proprio per questo motivo è bene che tale periodo preveda una fase da viversi in Diocesi, perché siano a stretto contatto con il Vescovo, che avrà modo di conoscerli e vagliare la loro vocazione, in dialogo con chi ha il compito di accompagnarli nel cammino formativo. In questa fase si auspica un discernimento vocazionale che si avvalga di adeguati e solidi strumenti attinti dalle scienze umane, oggi così necessarie, viste le caratteristiche di forti fragilità che presentano i giovani del nostro tempo provenienti da situazioni familiari difficili e da una società con carenze valoriali.