Una speciale attenzione deve essere riservata alla famiglia del diacono permanente. Essa ha la fortuna di essere stata benedetta da Dio con una duplice grazia di stato: quella derivante dal sacramento del Matrimonio e quella proveniente dal Sacramento dell’Ordine Sacro. La moglie del diacono, che ha accolto la chiamata del proprio sposo come un dono speciale e che ha acconsentito alla sua ordinazione, deve affiancare il marito nel servizio alla Chiesa, preoccupandosi anche lei, nell’ambito della comunità parrocchiale di cui fa parte, di dare il suo contributo alla catechesi e alla Caritas. È lei che sostiene lo sposo e ne condivide gioie e fatiche nella vita familiare e ministeriale. È contemporaneamente sposa, sposa di un diacono, mamma e lavoratrice. Si trova a dover gestire situazioni diverse nell’ambito della vita quotidiana; deve, inoltre, preoccuparsi di fronteggiare e superare, dal punto di vista spirituale, diverse problematiche: di natura personale, di coppia, familiare e comunitarie. Anche i figli del diacono sono chiamati a testimoniare la loro fede con umiltà, prestando il loro servizio nella carità. La famiglia, che potremmo definire diaconale, ha bisogno di essere seguita nel percorso della sua crescita spirituale dal Delegato Episcopale, con un apposito cammino che incoraggi tutti i suoi componenti a essere all’altezza del loro compito.