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Proposizione 106

Il Sinodo rivolge la sua particolare attenzione alle famiglie del nostro territorio diocesano, alle donne e agli uomini che nel silenzio faticano e gioiscono per questa grande vocazione vissuta quotidianamente nel donarsi e prendersi cura l’uno dell’altra nella vita coniugale e nel dono dei figli, tenendo come punto saldo la bellezza del Sacramento del Matrimonio nella consapevolezza che la famiglia è sostenuta dall’Amore di Cristo ed è via di santità.

Analogo interesse e vicinanza devono essere dedicati a tutte le famiglie che vivono situazioni di disagio, povertà, disabilità, dipendenze, violenze e a quelle che non ci sono più perché smembrate da difficoltà e dissidi interni, da incomprensioni, litigi o anche semplicemente finite con la complicità di un mondo e di una cultura che non crede più nel Matrimonio e insidia il senso e il valore dell’autentico amore sponsale così come ce lo ha donato Dio.

Ancora di più il Sinodo si sente vicino ai figli, al loro desiderio di futuro; a coloro che sono spesso “vittime” di separazioni e divorzi, senza dimenticare chi subisce o ha dovuto subire violenze e soprusi all’interno della famiglia.

Un’attenzione, infine, si vuole riservare ai nonni, che sono ancora un punto di riferimento per le nostre famiglie, custodi della memoria e porto sicuro nelle avversità e che meritano da parte della famiglia attenzione e cura.

Per tutte queste persone la Chiesa diocesana sulle orme di Cristo – il vero e autentico Samaritano – sente il dovere e il compito, affidatogli dallo Spirito in questo nostro tempo, di farsi prossima, custodendo e curando i componenti della famiglia soprattutto quando questi soffrono o sono in situazioni di difficoltà.