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Proposizione 109

Oggi più che mai la famiglia appare fragile e in preda a mille problemi che rendono difficile nella coppia la sua propria vocazione al dono. In particolare si evidenziano alcune problematiche:

 

  • innanzitutto, come afferma Papa Francesco, «dobbiamo essere umili e realisti, per riconoscere come a volte il nostro modo di presentare le convinzioni cristiane e il modo di trattare le persone hanno aiutato a provocare ciò di cui oggi ci lamentiamo» (Amoris laetitia 36).

 

  • nel mondo moderno l’uomo è attaccato e disgregato nel suo nucleo fondamentale che è quello degli affetti. L’identità sessuale uomo-donna non è più concepita in riferimento a Dio e neanche in senso oggettivo come dono ricevuto, ma è vissuta come libera possibilità di ogni soggetto: come se la persona nascesse asessuata con l’affacciarsi di un presunto diritto ad autodeterminare il proprio corpo e la propria identità sessuale.

 

  • L’inerzia della vita con le sue frenesie e le sue noie, la sterile abitudine alla vita comune senza dialogo profondo, l’incapacità di accettare i difetti e i limiti dell’altro, troppo spesso contribuiscono a far dimenticare la benedizione del volersi bene, del vivere insieme, del mettere al mondo i figli e introdurli nella vita.

 

  • La grande tentazione di ridurre l’amore a emozione di una stagione un po’ euforica si fa avanti e oscura facilmente il senso del Matrimonio e dell’amore come dono di Dio, donazione reciproca e come atto profondamente umano e personale.

 

Per questi motivi è necessario:

 

  • riuscire a custodire la bellezza dell’amore sponsale e perseverare in questa vocazione, incoraggiando la fedeltà, aiutando a sostenere le prove, le delusioni, per attraversare le eventuali crisi senza ritenerle irrimediabili. In questa direzione è importante che come Chiesa vengano attivati percorsi, attenzioni e itinerari strutturati con modalità diverse di sostegno al Matrimonio e alla famiglia. In tal senso, il Consultorio familiare diocesano, unitamente all’Ufficio di pastorale familiare, ai gruppi, ai movimenti e alle associazioni laicali, che da anni operano con lodevole impegno, devono essere maggiormente valorizzati dagli operatori di pastorale e dai presbiteri nelle diverse comunità parrocchiali;

 

  • trovare risposte all’inerzia indotta dalla vita quotidiana, cercando di vivere tenacemente anche momenti di libertà, di serenità, di preghiera, sostenendo la vocazione dei coniugi attraverso una spiritualità familiare da proporre nella certezza che il Signore è sempre vicino;

 

  • aiutare la famiglia a pregare insieme per ringraziare il Signore, per chiedere la benedizione per sé, i figli, gli amici, la comunità;

 

  • sostenere un percorso della memoria dei momenti familiari importanti che hanno segnato la famiglia: il giorno del Matrimonio, il Battesimo dei figli, una visita a un Santuario, altri eventi che hanno segnato il percorso familiare, anche con momenti strutturati e organizzati all’interno delle comunità parrocchiali;

 

  • avvicinare le famiglie all’Eucaristia. La S. Messa domenicale insieme alla comunità diventi il luogo privilegiato nel quale la famiglia intera possa celebrare il Giorno del Signore e l’Eucaristia settimanale. Questo obiettivo deve essere perseguito con costanza e con opportune iniziative e percorsi di fede-evangelizzazione del giorno domenicale;

 

  • sostenere le coppie in crisi. A volte la coppia, pur sforzandosi di mantenere fede al progetto iniziale, può andare in crisi di fronte alle tante difficoltà della vita: il lavoro precario, la malattia di un coniuge o di un figlio, l’isolamento o la rottura di relazione e di aiuto dalle famiglie di appartenenza. La comunità ecclesiale sappia ascoltare, dialogare, sostenere e comunicare l’amore di Dio anche in questi momenti;

 

  • mettere in atto una pastorale per diverse tipologie di nuclei familiari. La realtà delle “famiglie allargate” è ampiamente rappresentata anche nei nostri contesti, ma frequentemente la Chiesa particolare viene a contatto con esse solo in vista dei percorsi di catechesi per l’iniziazione cristiana dei figli. Queste occasioni sono particolarmente preziose per riprendere un dialogo interrotto non senza sofferenza e incomprensioni.