La Chiesa per sua natura costitutiva è sempre in cammino, in uscita, mandata dal suo Capo e Signore ad annunciare al mondo il Vangelo di salvezza. I piedi, dunque, sono un altro strumento importantissimo per andare incontro all’altro ed accoglierlo. Piedi per raggiungere chi è lontano, per aiutare chi ha difficoltà a camminare, piedi che lasciano orme ben visibili perché altri possano seguire la medesima via, piedi che non si fermano di fronte alle difficoltà ma che sanno aggirare gli ostacoli posti sulla strada dal maligno. «Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza, che dice a Sion: “Regna il tuo Dio”» (Is 52,7). Camminare insieme è il segno che la Chiesa è in movimento verso il suo Signore che viene e in questo percorso non deve lasciare indietro nessuno; piuttosto, se qualcuno resta fermo nelle retrovie o sbaglia strada o cade e si ferisce, la Chiesa si ferma, raggiunge chi si è smarrito, rassicura e incoraggia chi pensa di non farcela, cura chi si è ferito, versando sulle sue piaghe il vino e l’olio della grazia di Cristo, Buon Samaritano, che al suo arrivo la ricompenserà per la missione compiuta.