Dall’ascolto nasce, poi, il dialogo, fattore fondamentale per far capire, vicendevolmente, le proprie posizioni. Duplice abilità è necessario applicare nel dialogare:
Il dialogo vissuto in tal modo consente l’atteggiamento di apertura totale che permette di conoscersi, accettarsi vicendevolmente con il proprio modo di essere, pensare ed esprimersi, condividendo gioie, fatiche, desideri, speranze e valori. Questo per noi non significa uniformarsi allo spirito del mondo o farsi influenzare da posizioni contrarie alla nostra fede, bensì, chi è sicuro di se stesso e di ciò in cui crede sa assumere ed incarnare uno stile relazionale nuovo con il quale testimoniare la sua fede in maniera evidente e così può diventare un dono per l’altro. Il binomio dialogo-dono è imprescindibile nell’ecclesiologia di comunione postconciliare, che deve nutrire e trasformare il cammino della nostra Chiesa.