A partire dal Sinodo Diocesano si moltiplichino le occasioni per riflettere, approfondire e rilanciare l’impegno su temi, strumenti e canali della comunicazione di ogni tipo, tradizionale e digitale, ad intra e ad extra, non solo come mero strumento di propagazione delle informazioni o nuovi linguaggi ma come un grande processo culturale. Non abbia timore la nostra Chiesa locale di segnare il passo e non inseguire, di camminare insieme a chi è più lento e di non cedere alla comune tentazione di arrivare primi. Sia il Sinodo un propulsore di consapevolezza: siamo tutti comunicatori in ogni momento del nostro vivere, tutti impegnati non semplicemente a carambolare informazioni ma a renderle di valore, attraverso le nostre esperienze di cristiani con empatia, disponibilità all’ascolto e instancabile fede.