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Proposizione 170

Per evangelizzare il nostro territorio e le persone che vi abitano occorre, innanzitutto, rendersi conto del volto nuovo e di non facile lettura che esso presenta. Molti, infatti, non lo conoscono nella sua realtà più profonda; diversi non lo ritengono in grado di offrire qualcosa di valido, cadendo nella trappola dei luoghi comuni. È, perciò, necessario ascoltarlo con amore ed attenzione per scoprirne le ferite profonde, le non poche ricchezze e le opportunità che esso presenta per l’annuncio del Vangelo. È, inoltre, basilare stare attivamente nel territorio sentendosi responsabili della storia comune insieme agli altri con i quali collaborare lealmente perché, data la complessità delle questioni, nessuno può pensare di risolvere i problemi della nostra terra limitandosi esclusivamente a svolgere il proprio compito, agendo in solitudine o prendendo decisioni sganciate dal contesto generale.

Oggi più che mai è necessario che le singole Parrocchie vivano intensamente l’appartenenza alla Diocesi con la condivisione convinta della pastorale diocesana. Camminare in questa direzione comporta la scelta di una effettiva pastorale d’insieme, progettata secondo uno stile veramente comunionale di Chiesa ed attuata da pastori e laici, ciascuno con il proprio compito specifico. Questa ha la sua fonte nell’ecclesiologia del Concilio Vaticano II, ma il canale che mette in relazione comunione e pastorale d’insieme è la domanda che viene dal territorio, dove l’uomo ama, lavora, riposa, educa, si diverte, studia, soffre, vive condizioni di povertà o di marginalità, elabora progetti per il bene comune, si prende cura dell’altro con il volontariato, si fa attento agli incontri con le altre culture. Questo insieme di luoghi, che pullulano di vita, domandano un superamento delle divisioni territoriali in senso puramente geografico e l’elaborazione di un progetto pastorale che preveda di rispondere all’unisono a quello che lo Spirito del Signore chiede qui ed ora. Più le nostre Parrocchie saranno capaci di lavorare insieme, più si presenteranno sul territorio come comunità che sanno appassionare le persone, accompagnando nella fede, curando le ferite della gente, suscitando vocazioni, favorendo la coscienza sociale e diffondendo il Vangelo della pace.