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Proposizione 125

«Come l’opera educativa umana è intimamente congiunta con la paternità e la maternità, così la formazione cristiana trova la sua radice e la sua forza in Dio, il Padre che ama ed educa i suoi figli […]. L’opera educativa di Dio si rivela e si compie in Gesù, il Maestro, e raggiunge dal di dentro il cuore d’ogni uomo grazie alla presenza dinamica dello Spirito. A prendere parte all’opera educativa divina è chiamata la Chiesa madre, sia in se stessa, sia nelle sue varie articolazioni ed espressioni»[1]. Chiesa universale, Chiesa particolare, Parrocchia, piccole comunità ecclesiali, i membri stessi tra di loro sono, in maniera diversa, agenti della formazione.

Si organizzino nella Diocesi percorsi di formazione spirituale e pastorale, senza dimenticare quella umana, per i giovani che ne sentono forte desiderio, affinché diventino anch’essi protagonisti nella formazione di altri giovani: ognuno così può tirare fuori il meglio di sé per la causa del Vangelo.

La Chiesa offra proposte formative centrate sulla fede in Gesù, sulla preghiera e sull’ascolto della Parola con il suo riferirsi ai problemi e alle sfide della vita: proposte quindi aperte ai temi esistenziali, che provochino anche i non credenti.

Per realizzare tutto questo, ogni Parroco si senta responsabile nel dare il proprio contributo spirituale e pastorale, affinché nella nostra Chiesa locale ogni giovane possa condividere il proprio vissuto umano e cristiano anche con coetanei appartenenti a comunità parrocchiali diverse. In tal senso, secondo le possibilità, i Parroci mettano a disposizione dei locali per incontri giovanili interparrocchiali itineranti.


[1] Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica post-sinodale Christifideles Laici, n. 61.