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Proposizione 135

L’accoglienza di chi è alla ricerca di Dio permette di inserire nuovi membri nella comunità, ravvivandola ed arricchendola con i doni e le competenze che essi portano. Ciò potrà avvenire in pienezza solo attraverso un atteggiamento di apertura che esprima amore disinteressato, fraternità sincera e volontà di costruire relazioni di sostegno all’interno di una Chiesa amica ed ospitale, dove ci si senta davvero come in una famiglia. Tante volte chi cerca di entrare nella comunità si presenta carico di domande, problemi, bisognoso prima di tutto di comprensione, bastonato dalla vita. Siano, dunque, le nostre comunità come un “ospedale da campo”, dove accogliere, guarire, accompagnare chi bussa alla nostra porta: non un ospedale istituzionale, con la sua asetticità, ma animato da forte solidarietà e capace di spostarsi di luogo in luogo. La nostra Chiesa sia vicina ai giovani, ai poveri, agli scartati, ai lontani; sia gioiosa, generosa, audace, piena d’amore e di vita. Una comunità a totale servizio di Dio e che non si serve di Dio, ma è attenta ai bisogni di ogni uomo. Una Chiesa aperta, amante delle cose pulite e giuste, senza lo scandalo di inimicizie al suo interno.