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Proposizione 149

La formazione giovanile a una cultura religiosa avviene anche attraverso l’azione preziosa degli insegnanti di religione. Essi sono per lo più uomini e donne di fede che si lasciano guidare da un progetto pedagogico illuminato dai valori del Vangelo, trovando in essi il nutrimento del loro agire educativo. «Questa nota specifica e qualificante del docente di religione caratterizza la sua stessa professionalità e comunque ne costituisce un elemento insostituibile»[1]. L’insegnamento della religione ha un ruolo molto importante nella formazione dei giovani. A tal proposito sono particolarmente significative alcune espressioni che Papa Francesco ha pronunciato in occasione dell’incontro sul Patto Educativo Globale: «Da sempre le religioni hanno avuto uno stretto rapporto con l’educazione… [Essa] ci impegna a non usare mai il nome di Dio per giustificare la violenza e l’odio verso altre tradizioni religiose, a condannare ogni forma di fanatismo e di fondamentalismo e a difendere il diritto di ciascuno a scegliere e agire secondo la propria coscienza. Se nel passato, anche in nome della religione, si sono discriminate le minoranze etniche, culturali, politiche e di altro tipo, oggi noi vogliamo essere difensori dell’identità e dignità di ogni persona»[2].

[1] Cfr. Conferenza Episcopale Italiana, Nota pastorale sull’insegnamento della religione cattolica, n. 18.

[2] Cfr. Francesco, Messaggio all’AMCI in occasione del Congresso nazionale (ottobre 2021).