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Proposizione 169

La fedeltà al Vangelo e la fedeltà all’uomo ed alla sua storia nella nostra epoca e nel nostro territorio chiedono alle Parrocchie di riorganizzarsi: le strutture comunicative, i processi di iniziazione alla fede, il linguaggio dell’annuncio vanno ripensati. C’è una profonda distanza tra la proposta cristiana, con i suoi principi ed i suoi insegnamenti, ed i valori, gli stili di vita ed i costumi, che oggi riscontriamo nel tessuto ordinario della nostra società. Di fatto, non si tratta di fare qualche aggiustamento, ma di affrontare la questione di base che riguarda la credibilità e l’attualità del Vangelo per le generazioni che vivono il nostro tempo, supportate dalla testimonianza delle nostre comunità, perché, come quella della Chiesa delle origini, confermino l’annuncio del messaggio di Cristo con la vita vissuta, in modo tale da poter trasformare ambienti di vita e di lavoro. Tutto ciò comporta il ripensare il modo di agire in Parrocchia e tra le Parrocchie con alcune scelte indispensabili. È necessario dunque:

 

  • assumere e mantenere uno stile pastorale sinodale;
  • prevedere ed attuare la ricomposizione territoriale delle Parrocchie;
  • creare unità pastorali territoriali omogenee;
  • redistribuire il clero nel territorio, tenendo presente il numero di abitanti e la complessità delle situazioni sociali;
  • coinvolgere maggiormente i laici nell’azione pastorale, tenendo conto, soprattutto, delle nuove ministerialità volute da Papa Francesco;
  • mantenere il rapporto dell’azione pastorale parrocchiale con altre forme di aggregazioni ecclesiali;
  • attenzionare maggiormente e prevedere una partecipazione diversificata ai momenti di vita della società civile.