Tutti i ministri sacri, specialmente i presbiteri, devono avere come fondamentale preoccupazione quella di dare il giusto risalto alla proprietà e alla pulizia del luogo della celebrazione, all’architettura e al decoro dell’altare e del tabernacolo (si ricorda che ogni eventuale modifica va concordata con l’Ufficio tecnico della Diocesi), alla nobiltà degli oggetti sacri, alla cura del canto e della musica sacra, all’uso dell’incenso nelle celebrazioni solenni. Abbiano, inoltre, cura che le vesti liturgiche siano belle e decorose sia per la loro forma e per la materia usata che per la ricchezza dell’ornato. In riferimento a quest’ultime è da ricordare che non esiste nessuna scelta arbitraria di celebrare con la sola stola. Ai concelebranti in una solennità liturgica è data la possibilità, in presenza di una giusta causa (come ad esempio il numero elevato di concelebranti e la mancanza di paramenti) di poter omettere la casula, facendo uso della sola stola sopra il camice.