«I sacerdoti e gli educatori cristiani facciano seri sforzi, affinché per mezzo di vocazioni religiose, scelte in maniera conveniente e accurata, la Chiesa riceva nuovi sviluppi in piena corrispondenza con le necessità del momento. Anche nella predicazione ordinaria si tratti più frequentemente dei consigli evangelici e della scelta dello stato religioso. I genitori, curando l’educazione cristiana dei figli, coltivino e custodiscano nei loro cuori la vocazione religiosa»[1].
I sacerdoti, in particolare, siano formati e preparati ad accompagnare, attraverso un serio discernimento, quei giovani che sono in ricerca vocazionale o nei quali si intraveda la possibilità che possano approdare a una scelta di vita consacrata. Un servizio certo delicato, ma indispensabile e urgente se non vogliamo che vadano persi i tanti valori umani, spirituali, evangelici che hanno dato e danno senso, gioia e speranza a una vita donata per amore. È inoltre importante che nel cammino di formazione dei seminaristi sia dato spazio alla teologia della vita consacrata perché ne abbiano una giusta conoscenza e stima. Nella pastorale giovanile si abbia a cuore di presentare il valore umano, cristiano e apostolico di ogni vocazione per rendere i giovani più consapevoli delle loro scelte di vita.
[1] Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto sul rinnovamento della vita religiosa Perfectae Caritatis, n. 24.