Di fondamentale importanza è che i presbiteri «conservino un contatto assiduo con le Scritture attraverso la lettura spirituale e uno studio accurato, affinché non diventi vano predicatore della Parola di Dio all’esterno colui che non l’ascolta dentro di sé»[10]. I presbiteri dovranno accostarsi alla Parola con cuore orante e docile, affinché si generi in loro una mentalità nuova: le loro parole, le loro scelte e persino i loro atteggiamenti siano sempre più una trasparenza, un annuncio e una testimonianza del Vangelo: «Solo rimanendo nella Parola il sacerdote diventerà perfetto discepolo del Signore, conoscerà la verità e sarà veramente libero»[11].
[10] Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione dogmatica Dei Verbum, n. 25.
[11] Benedetto XVI, Esortazione Apostolica Postsinodale Verbum Domini, n. 80.