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Proposizione 83

La formazione dei presbiteri non si conclude con la fine dell’iter istituzionale del Seminario, bensì deve essere un cammino costante per raggiungere quella che San Paolo chiama “la piena maturità di Cristo” (cfr. Ef 4,13). La Pastores dabo vobis afferma: «La formazione permanente dei sacerdoti sia diocesani sia religiosi è continuazione naturale e assolutamente necessaria di quel processo di strutturazione della personalità presbiterale che si è iniziato e sviluppato in Seminario o nella casa religiosa con il cammino formativo in vista dell’Ordinazione» (n. 71). Essa, dunque, deve far parte integrante della vita del presbitero per ravvivare in continuazione il dono ricevuto con il Sacramento dell’Ordine: prima di essere un servizio offerto dalle strutture diocesane esistenti ad hoc, deve essere intesa come un’esigenza della vocazione sacerdotale stessa. In questo progressivo cammino formativo, che porta a una profonda trasformazione del cuore e della mente e che abbraccia tutta la vita, il sacerdote rinnova il suo “sì” ogni giorno a Cristo e alla sua Chiesa: sarà la sua risposta effettiva per alimentare la carità pastorale che lo spinge a operare in nome e per conto di Cristo, secondo l’invito di S. Paolo a Timoteo: «Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te» (2Tim 1,6).