«All’interno del popolo di Dio e nelle diverse comunità quante guerre! Nel quartiere, nel posto di lavoro, quante guerre per invidie e gelosie, anche tra cristiani!»[1]. «Ai cristiani di tutte le comunità del mondo desidero chiedere specialmente una testimonianza di comunione fraterna che diventi attraente e luminosa»[2].«A coloro che sono feriti da antiche divisioni risulta difficile accettare che li esortiamo al perdono ed alla riconciliazione, perché pensano che ignoriamo il loro dolore o pretendiamo di far perdere loro memoria o ideali. Ma se vedono la testimonianza di comunità autenticamente fraterne e riconciliate, questa è sempre una luce che attrae. Perciò mi fa tanto male riscontrare come in alcune comunità cristiane, e persino tra persone consacrate, si dia spazio a diverse forme di odio, divisione, calunnia, diffamazione, vendetta, gelosia, desiderio di imporre le proprie idee a qualsiasi costo, fino a persecuzioni che sembrano una implacabile caccia alle streghe. Chi vogliamo evangelizzare con questi atteggiamenti?»[3]. All’interno delle nostre comunità è necessario superare il clima di incomprensione e, a volte, anche di contrapposizione tra i diversi gruppi ecclesiali. «Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra di voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d’intenti. Mi è stato segnalato, infatti, a vostro riguardo, fratelli, dalla gente di Cloe, che vi sono discordie tra voi. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: “Io sono di Paolo”, “Io invece sono di Apollo”, “E io di Cefa”, “E io di Cristo!”» (1Cor 1,10-12).
La drammatica esperienza della pandemia, causata dal Covid-19, ci deve lasciare come insegnamento che nessuno si può salvare da solo. Per noi ciò significa rimettere al centro della nostra vita il valore inestimabile dell’unità ecclesiale, pur nella diversità dei carismi ricevuti. L’unità, ricchezza nella diversità, viene prima di ogni altra appartenenza a gruppi, associazioni, movimenti, singole Parrocchie, comunità religiose: «Nessuno ponga la sua gloria negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio» (1Cor 3,21-22).
[1] Francesco, Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, n. 98.
[2] Ibidem, n. 99.
[3] Ibidem, n. 100.